Come migliorare la postura con l’osteopatia
Stai composto! Me lo sono sentito ripetere decine di volte da piccolo da mamma, nonne, zie e maestre. All’epoca le ascoltavo svogliatamente, più che altro per evitare ulteriori rimproveri, ma col passare del tempo – anche grazie agli studi che ho intrapreso – mi sono reso conto di quanto il loro consiglio fosse sacrosanto.
Assumere una postura corretta ci aiuta a mantenere l’equilibrio e ad evitare che la movimentazione dei vari distretti corporei – testa, tronco e arti – non richieda un eccessivo dispendio energetico, che provoca affaticamento e, a lungo andare, può portare all’insorgenza di problemi più gravi.
Cos’è la postura?
La postura è la conformazione che il corpo assume in posizione eretta. A controllarla è il sistema nervoso centrale che, in quanto gestore dei meccanismi posturali, deve essere in grado di mantenere i vari distretti corporei in sede e aiutarli a gestire gli stimoli provenienti dall’esterno in maniera corretta.
Se assumiamo una postura sbagliata per molto tempo, facciamo credere al nostro sistema nervoso che quella posizione sia, in realtà, corretta.
Quali conseguenze provoca assumere una postura scorretta?
Una postura corretta riduce lo sforzo sul corpo umano, mantenendo l’equilibrio dei muscoli e dello scheletro. Questo stato di equilibrio muscolare e scheletrico protegge le strutture di sostegno del corpo e previene danni e deformazioni progressive in tutte le posizioni (in piedi, sdraiati e seduti) che derivano dall’abitudine a inclinare il corpo in avanti, all’indietro, a sinistra o destra.
Se la postura scorretta diventa un’abitudine in tenera età, gli individui tendono ad adattarsi e considerarla confortevole. Questo può causare affaticamento della colonna vertebrale, del bacino, dei muscoli, dei tendini, delle articolazioni, delle ossa e dei dischi e può portare alla deformazione della colonna vertebrale.
Mantenere una postura corretta da seduti è particolarmente importante perché lo sforzo sulla schiena è maggiore in questa posizione rispetto a quando siamo in piedi o sdraiati. Lavorare con un computer richiede di restare seduti a lungo, e quindi risulta molto difficile mantenere una postura corretta per tante ore. Le persone tendono a cambiare la loro postura, inclinando o incrociando le gambe.
Le abitudini scorrette – come utilizzare scrivanie e sedie regolate a un’altezza sbagliata rispetto al nostro corpo, non praticare regolare attività fisica, trasportare zaini o borse pesanti, assumere posture inappropriate quando si studia o si guarda la televisione – possono influenzare negativamente la forma dei muscoli e dello scheletro.
Una postura scorretta genera asimmetrie, con conseguenti problematiche che coinvolgono non solo il sistema muscolo-scheletrico, ma anche le articolazioni e gli organi in generale. Tra le conseguenze di una postura scorretta ci sono:
- Nausea
- Cefalea
- Dolori muscolari
- Disturbi di respirazione
- Problematiche di tipo urologico, ginecologico e viscerale
- Calo della vista
- Dolori dentali
- Labirintite
- Problemi circolatori
Correggere la postura con l’osteopatia
L’intervento dell’osteopata ha l’obiettivo di individuare la causa delle disfunzioni, ovvero aree corporee di ipomobilità, per permettere al paziente di riacquistare la piena funzionalità della parte del corpo che avverte come “bloccata”.
Per prima cosa, l’osteopata esegue quindi un’analisi posturale e una valutazione palpatoria dei tessuti per verificare quali parti del corpo siano coinvolte.
L’analisi posturale è una fase imprescindibile della valutazione osteopatica tanto che, molti professionisti consigliano di sottoporsi a questo esame sin da giovani per verificare l’esistenza di un vizio posturale importante.
Una volta individuati i fattori scatenanti delle disfunzioni posturali si passa al trattamento manuale osteopatico vero e proprio. Quest’ultimo ha l’obiettivo di trattare le disfunzioni e ridare mobilità alle zone di ipomobilità.
L’osteopata utilizza quindi tecniche manuali di palpazione e manipolazione articolare, muscolare e dei tessuti molli per ridurre le restrizioni articolari e i disallineamenti.
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