Approccio viscerale osteopatico: verso un benessere integrato
L’approccio viscerale è uno dei canali d’accesso al sistema paziente sfruttato dall’osteopata. Si concentra sul trattamento dei disturbi funzionali e strutturali dei visceri e delle loro interconnessioni con il sistema neuro-muscolo-scheletrico. Questo approccio considera il corpo umano come un’unità integrata, dove la salute e la funzione degli organi interni sono essenziali per il benessere generale. L’osteopatia viscerale mira a migliorare la mobilità e la funzionalità degli organi interni, ottimizzando così la salute complessiva.
L’importanza del trattamento viscerale
Il trattamento viscerale in osteopatia è fondamentale per due motivi principali:
– Omeostasi Corporea: Gli organi interni sono strettamente collegati al sistema nervoso e al sistema muscolo-scheletrico. Disturbi viscerali possono influenzare l’equilibrio omeostatico del corpo, portando a disturbi funzionali e dolori muscoloscheletrici.
– Interconnessioni Funzionali: La disfunzione di un organo può avere un impatto su altri organi e sistemi, a causa delle interconnessioni neurologiche, vascolari e fasciali. Trattare un organo può quindi migliorare le funzioni e le condizioni di aree apparentemente non correlate del corpo.
Obiettivi del trattamento
Gli obiettivi principali dell’osteopatia viscerale includono:
– Migliorare la mobilità e la motilità degli organi interni.
– Ottimizzare la circolazione locale e il drenaggio venoso e linfatico.
– Ridurre la tensione e il dolore associati a disfunzioni viscerali.
– Favorire l’equilibrio e l’armonia funzionale tra i vari sistemi corporei
Embriologia: dagli inizi alla vita adulta
La formazione dei visceri inizia nelle prime fasi dello sviluppo embrionale. Ad esempio, il sistema gastrointestinale e i suoi organi derivano principalmente dall’endoderma, il foglietto interno dell’embrione. Questo processo di differenziazione tissutale avviene in sincrono tra le varie strutture, influenzando le relazioni anatomiche e funzionali degli organi viscerali con gli altri apparati. Un’adeguata comprensione di questo sviluppo è essenziale per interpretare varie disfunzioni e anomalie che possono emergere nella vita adulta.
Integrazione anatomica
Considerando l’accrescimento simultaneo causale dei vari sistemi corporei, è facile comprendere come gli organi viscerali sono integrati in un sistema complesso con relazioni dirette con il sistema muscoloscheletrico e neurologico. Ad esempio, la posizione del fegato, immediatamente sotto il diaframma, influenza e viene influenzata dalla meccanica respiratoria. Analogamente, la stretta vicinanza di alcuni organi viscerali a specifici muscoli e strutture ossee suggerisce una relazione funzionale e biomeccanica diretta tra questi sistemi.
Omeostasi e impatto delle dis-funzioni organiche
Ogni organo interno svolge una funzione vitale nel mantenimento dell’omeostasi del corpo. Le funzioni sono svariate, spaziano dalla filtrazione (reni) alla produzione di ormoni (ghiandole endocrine), alla digestione (tratto gastrointestinale).
Comprenderne funzioni e disfunzioni ci da la possibilità di organizzare una valutazione efficace e impostare un intervento coerente e sicuro, rispettando l’unicità del paziente.
Il fegato, per esempio, non è solo essenziale per la detossificazione del sangue ma anche per la metabolizzazione dei nutrienti. Un malfunzionamento di questo organo può portare a una cascata di disturbi che vanno oltre il sistema digestivo, influenzando sistemi come quello endocrino e circolatorio. Oppure si pensi ad una disfunzione renale, capace di influenzare la pressione sanguigna con conseguenti ripercussioni sul sistema cardiovascolare.
Metameri: correlazione vertebra-viscere
Ogni metamero comprende un segmento della colonna vertebrale, un segmento del midollo spinale, nervi spinali e strutture associate come muscoli e cute. La teoria dei metameri sostiene che esiste una corrispondenza tra i segmenti vertebrali e specifici organi viscerali. Per esempio, i segmenti vertebrali nella regione toracica sono associati a organi come cuore e polmoni, ma anche stomaco e fegato. Le radici nervose spinali che emergono da questi segmenti si estendono per innervare sia la muscolatura che i visceri corrispondenti, suggerendo un collegamento diretto tra disfunzioni vertebrali e viscerali.
Circuito riflesso somato-viscerale
I riflessi viscero-somatici e somato-viscerali sono un esempio della complessa interconnessione tra organi interni e sistema muscoloscheletrico.
La ricerca ha dimostrato che la stimolazione dei tessuti muscoloscheletrici, inclusa la stimolazione innocua, può indurre cambiamenti nell’attività dei neuroni motori autonomi e quindi nella fisiologia degli organi interni. Questi riflessi possono avere un’organizzazione somatotopica, suggerendo una relazione riflessa somatoviscerale tra il sito di stimolazione muscoloscheletrica e l’organo interessato.
Un classico esempio di riflesso viscerosomatico in medicina è l’infarto miocardico (attacco di cuore), dove il dolore può irradiarsi dalla regione toracica fino alla spalla sinistra e al braccio. Questo fenomeno si verifica perché il cuore e certe strutture muscoloscheletriche condividono vie nervose comuni (riferiscono allo stesso metamero). In osteopatia, comprendere questi riflessi permette di riconoscere come un sintomo muscoloscheletrico possa essere un indicatore di una disfunzione viscerale più profonda.
Approccio osteopatico ai disturbi viscerali
Questo approccio si concentra sull’individuazione e sul trattamento delle disfunzioni viscerali, che possono manifestarsi come rigidità e ridotta mobilità. Attraverso tecniche manuali, l’osteopata cerca di rilasciare tensioni e aderenze, migliorare la mobilità e la funzione degli organi interni, e facilitare i processi di autoguarigione del corpo.
La valutazione osteopatica inizia con un esame dettagliato della storia del paziente e un esame fisico. L’osteoapata utilizza la palpazione per valutare la mobilità e la funzione degli organi interni (quando possibile). Esamina la postura, i movimenti e le reazioni del corpo per identificare aree di tensione e restrizione che possono indicare problemi viscerali.
Trattamento della disfunzione viscerale
Le tecniche specifiche utilizzate in osteopatia viscerale variano in base al disturbo e all’individuo. Ad esempio, in caso di disfunzione epatica, si applicano tecniche di manipolazione delicata per ridurre la pressione e migliorare il flusso sanguigno e linfatico, alleviando così la congestione. Attraverso la funzione delle vie riflesse, la tecnica agirà non solo sul viscere, ma anche su strutture muscoloscheletriche ad esso correlate, come il tratto cifotico dorsale, la regione cervicale e il diaframma addominale.
Per problemi intestinali, tecniche di rilascio miofasciale e di massaggio possono essere impiegate per stimolare la motilità intestinale e alleviare il disagio.
La fascia, che avvolge gli organi, è essenziale per il loro corretto posizionamento e funzionamento. Tensioni o aderenze fasciali possono influenzare la funzione degli organi, evidenziando l’importanza delle tecniche osteopatiche per rilasciare queste tensioni.
Considerati i fattori di rischio ed escluse eventuali controindicazioni al trattamento, l’osteopata imposta una linea d’azione volta a migliorare la funzione locale e globale.
Integrazione con altre pratiche osteopatiche
L’osteopatia viscerale non è una branca a se all’interno della pratica osteopatica. È strettamente integrata con altri approcci come l’osteopatia cranio-sacrale e l’approccio muscolo-scheletrico, di cui abbiamo già parlato in precedenza. Questo approccio integrato garantisce che il trattamento non solo miri ai sintomi specifici, ma anche alle cause sottostanti, promuovendo la salute complessiva e il benessere.
Conclusione
L’osteopatia viscerale emerge come un approccio fondamentale nell’ambito delle terapie manuali, offrendo una prospettiva olistica e integrata per il trattamento di una varietà di disturbi funzionali e strutturali. Attraverso tecniche specifiche di manipolazione e rilascio, l’osteopata è in grado di intervenire efficacemente su disfunzioni viscerali, migliorando la mobilità, la funzione organica e contribuendo all’equilibrio omeostatico del corpo. Questo approccio sottolinea l’interdipendenza tra gli organi interni e il sistema neuro-muscolo-scheletrico, permettendo di indirizzare non solo i sintomi isolati ma anche le cause profonde dei disturbi. Inoltre, l‘integrazione dell’osteopatia viscerale con altre pratiche osteopatiche, come l’osteopatia cranio-sacrale e muscolo-scheletrica, garantisce un trattamento comprensivo che promuove il benessere generale e la salute olistica del paziente. Con la sua capacità di adattarsi a ogni individuo e situazione, l’osteopatia viscerale si afferma come un elemento chiave nel panorama attuale delle terapie manuali, testimoniando la sua efficacia e versatilità nel migliorare la qualità della vita dei pazienti.
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