Scoliosi: cos’è e i benefici dell’osteopatia
Vediamo ora insieme in sintesi cos’è la scoliosi.
Scoliosi: cos’è
La scoliosi è una curvatura anomala della schiena in cui le vertebre vengono inclinate lateralmente. La colonna, per compensare questa deviazione, è sottoposta a una rotazione compensativa verso il lato opposto. Dirette conseguenze della scoliosi sono lo spostamento laterale dell’asse di gravità, l’asimmetria delle spalle e l’asimmetria costale che causa una deformazione della gabbia toracica.
Una persona colpita da scoliosi può soffrire di:
- problemi estetici;
- problemi posturali;
- difficoltà cardiorespiratorie;
- dolori alla schiena.
La sintomatologia varia da soggetto a soggetto ed è differente anche a seconda del tipo di scoliosi. Scopriamo di più.
Scoliosi patologica VS atteggiamento scoliotico
Nei casi più gravi la scoliosi è una patologia irreversibile della colonna vertebrale, una vera e propria deformazione strutturale. La scoliosi patologica è classificabile in vari modi a seconda delle localizzazione: scoliosi lombari, dorsali, dorso-lombari e dorso-cervicali. In base alla tipologia e alla gravità, differenti sono le ripercussioni sulla vita del paziente.
Ma a cosa è dovuta la scoliosi patologica? Essa ha diverse origini: la più nota è la scoliosi idiopatica, ovvero non associata a particolari patologie e cause (circa il 75% dei casi) . Al secondo posto c’è la scoliosi congenita (15% c.a.) e al terzo posto la scoliosi dovuta a patologie neuromuscolari (10% c.a.)
La scoliosi patologica non va confusa con l’atteggiamento scoliotico, anche definito scoliosi posturale. In questo caso si è in presenza di un atteggiamento viziato derivante ad esempio da una lussazione dell’anca, da un dolore muscolo-vertebrale o da un’alterazione posturale, ma non c’è alcuna deformazione strutturale e pertanto il trattamento è in molti casi più semplice.
Scoliosi: come si manifesta e cosa fare
Ecco alcuni segni che potrebbero indicare la presenza di scoliosi:
- gibbo costale: deformazione della gabbia toracica, uno dei campanelli d’allarme più comuni. È ben evidente nella sporgenza laterale delle costole;
- differente altezza delle spalle, dei fianchi, del bacino e dei capezzoli;
- asimmetria dei “triangoli della taglia” (spazio tra il tronco e le braccia);
- slivellamento di una scapola rispetto all’altra;
- dolori alla colonna e alle articolazioni;
- disturbi di respirazione.
La scoliosi si presenta frequentemente nel periodo della crescita, anche se non è così rara una diagnosi in età adulta. Spesso non è il ragazzo ad accorgersene direttamente, ma sono i genitori e gli insegnati.
La diagnosi della scoliosi
In caso di dubbi, la prima cosa da fare è rivolgersi subito a uno specialista: se individuata precocemente, la scoliosi può essere tenuta sotto controllo con ottime probabilità di successo terapeutico e con un buon livello di vita per il paziente. Ogni situazione va valutata attentamente con un esame clinico e un esame diagnostico, solitamente una radiografia: solo così si può avere chiarezza sulla situazione della singola persona e decidere quale tipo di trattamento mettere in atto.
Trattare la scoliosi con l’osteopatia
La scoliosi implica disfunzioni cranio sacrali e, talvolta, disfunzioni viscerali e problemi muscolari. Con apposite tecniche osteopatiche è possibile intervenire in questi ambiti riducendo le tensioni interne e restituendo benessere ed equilibrio all’organismo. L’osteopata aiuta il soggetto scoliotico in modo molto mirato e più efficiente rispetto a quanto possano fare soli esercizi di ginnastica correttiva.
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